Ango d'Inverno e Ango d'estate
La novità nella tradizione
Vita di comunione e di salvezza
La vita del Sōdō

“Adorante silenzio
abitato vuoto silenzio
d’una
compagnia pentecostale
che attendendo l’inattendibile
attraverso il mistero e
nella comunione dello
spirito
incontra quella verità dell’uomo
che è
Buddha"
Ogni volta che osiamo scavare a lungo
e a fondo in una tradizione troviamo una sorgente d’acqua
pura e fresca, la perenne novità ordinaria e quotidiana.
Questo noi lo chiamiamo La Pura Regola. Nel nostro caso
questa Regola risponde a quello stile, a quel sottile aroma
che è il Dharma del Buddha, la sua Dottrina, la sua
Disciplina che s’esprime secondo tre modalità nelle quali
ricadono, rientrano e si rivelano tanto la vita spirituale
quanto la vita materiale d’ogni uomo : abitare, vestire,
nutrirsi.
Ogni generazione è tenuta a riscrivere e
ridire questa particolare sensibilità perché se ne mantenga
inalterato lo spirito. Quello spirito nel quale la nostra
fede e la nostra osservanza si riconoscono; quell’evento
accaduto una volta ai piedi dell’albero del Risveglio in
quell’alba d’insuperabile conoscenza e misericordioso amore.
In molte culture ancora è d’uso per giovani adulti ed
anziani pensare a dei periodi di rigenerazione e
rinnovamento spirituale.
Nell’India pre-buddhista questo
corrispondeva al lungo periodo delle piogge, circa 3 mesi.
Sotto lo sguardo vigile dei Maestri e dei compagni più
anziani c’era modo di rinnovare ed approfondire la propria
determinazione alla ricerca e a quello spirito di comunione
che s’inveravano insostituibili non solo nella formazione
dei ministri preposti al culto religioso, ma per tutti gli
appartenenti alla popolazione civile.
Il cuore di questa
esigenza, domanda e ricerca consta quindi di periodi brevi,
medi e lunghi nei quali si privilegia la vita del Sōdō,
luogo in cui si impara ad abitare, meditare e ristorarsi
privilegiando lo spirito di comunione e conversione
costante.

Fudenji è aperto a praticanti italiani e
stranieri che desiderino seriamente sperimentare la vita di
un Sōdō tradizionale, seguendo la Pura Regola dei Padri
Fondatori Dogen Zenji 1200-1253 (Eihei Shingi) e Keizan
Zenji 1268-1328 (Keizan Shingi).Fondato nel 1984 da Narita
Shūyū Rōshi, già 28° Abate del Tempio Toden nella Prefettura
di Akita in giappone, Fudenji è ubicato sulle prime colline
dell’Appennino Parmense, a 6 km da Fidenza e da
Salsomaggiore Terme, e a 100 km da Milano e da Bologna. A
Fudenji, ogni anno, la pratica monastica viene organizzata
in quattro periodi : 2 periodi dedicati all’Ango (SEICHU),
una estiva ed una invernale e due periodi intermedi
(GEAI).In particolare l’ANGO estiva inizia il 10 giugno e
termina il 20 settembre e l’ANGO invernale inizia il 20
novembre e termina il 15 febbraio ciascuna delle quali
comprende due periodi :
Periodo di introduzione, della durata di 10 giorni (Tangaryo)
Durante questo periodo i partecipanti seguono un programma speciale di introduzione che prevede la formazione alla pratica nel monastero.
Periodo Seichu
(20 giugno - 20 settembre, 1 dicembre – 15
febbraio)
Periodo di formazione tradizionale
dell’Ango, chiamato Seichu, durante il quale i
partecipanti seguono il programma e collaborano a
tutte le attività del monastero.
La pratica quotidiana comprende inoltre:
- Takuhatsu: La questua rituale si svolge una o due volte al mese.
- Fusatsu: Due volte al mese si celebra il rito della Confessione pubblica e dei Precetti del Bodhisattva (Ryaku Fusatsu)
- Shikunichi: Ogni cinque giorni (4-9-14-19-24-29) i partecipanti dispongono di tempo libero per le occorrenze personali.
ISCRIZIONE
-
a) Per essere ammessi all’Ango o ad altro periodo è necessario:
- assicurare la propria presenza per l’intero periodo richiesto;
- conoscenza anche approssimativa della lingua italiana, francese o inglese;
- lettera di raccomandazione da parte del proprio Maestro o del Centro Zen di appartenenza;
- certificato medico;
- fotocopia del passaporto (o carta d’identità o patente) con i dati personali (data di nascita, nazionalità
- b) In caso di esubero, il comitato preposto all’ammissione dei partecipanti darà priorità agli ordinati (monaci – bodhisattva).
- c) Documenti necessari:
- 1. Lettera di raccomandazione
- 2. Modulo d’iscrizione compilato
- 3. Modulo di conferma firmato
- 4. Certificato di sana e robusta costituzione
- 5. Copia del passaporto o carta d’identità o patente
- d) Il Comitato di gestione avrà cura di notificare al richiedente la propria decisione entro la metà del mese precedente l’inizio dell’Ango.
- e) Per la partecipazione al periodo Geai o per parziali partecipazioni allo stesso inviare la propria richiesta al Comitato di gestione di Fudenji all’indirizzo sopra indicato.
La documentazione deve pervenire entro l’inizio del mese precedente l’Ango al seguente indirizzo:
Fudenji - Vice Abate
Bargone 113
43039 Salsomaggiore T. (PR) - ITALIA
Tel.: 0524 – 565667
INDICAZIONI GENERALI
Quando tutto il nostro corpo e la nostra mente siedono nello Zazen, ogni cosa nell’intero universo diventa il nostro corpo-mente. Si evita la contaminazione del corpo e simultaneamente quella della natura apprezzandoli e comprendendoli come un tutto.
- Lasciamo da parte ogni pregiudizievole discriminazione tra noi e gli altri.
- Trattiamo gli altri con il massimo rispetto, chiamandoli con il loro nome di Dharma.
- Fermamente determinati nell’esercizio realizzativo, evitiamo con cura ogni discussione che possa suscitare malanimo (maldicenze, argomenti di tipo politico o ideologico, e così via).
- Trattiamo con la massima cura le proprietà comuni ed evitiamo attentamente gli sprechi, quello dell’acqua in particolare.
- Rispettiamo i 3 luoghi del silenzio – Sōdō e luoghi limitrofi, servizi igienici (Tosu) e bagni (Yokushitsu) – generalmente coltivando l’attitudine al raccoglimento.
Evitiamo quindi di parlare a voce alta o di ridere sguaiatamente. - In ogni occasione manteniamo un comportamento rispettoso:
- Sediamo in seiza o a gambe incrociate, non stese in avanti. Seduti o in piedi, evitiamo di appoggiarci al muro o a un vicino sostegno.
- Camminiamo tenendo le mani in Sashu, specialmente vicino al Sōdō e all’Hatto.
- Consumiamo cibo e bevande nei luoghi e nei modi opportuni.
- Il fumo è ammesso esclusivamente nei luoghi e nei tempi consentiti.
- Non si fa uso di droghe e alcool.
- Vestiamo indumenti ampi, decorosi e coprenti, evitando colori sgargianti e fogge vistose o eccentriche. - Non portiamo gioielli, decori, anelli o collane, né l’orologio da polso. Un orologio a muro è a disposizione all’occorrenza nello Shuryo, in accoglienza, in refettorio, all’ingresso del Sōdō, nell’Hatto e in cucina.
- La generosità e la carità altrui ci consente di preparare e di consumare i nostri pasti.
Dovremmo quindi avere la massima cura di consumare interamente il cibo che ci sentiamo di chiedere. I resti dei pasti preparati sono riutilizzati. - Al Kaichin (riposo notturno), dopo esserci occupati della nostra igiene personale, non indugiamo in alcuna attività e ci dedichiamo senz’altro al riposo.
- Se siamo tenuti ad uscire dal monastero per una ragione diversa da Takuhatsu – una visita medica – è preferibile farlo accompagnati e provvedere a fare ritorno al più presto, senza indugiare in conversazioni distraenti, acquisti inopportuni e futili diversioni.
- Di norma non è consentito fare telefonate o riceverne. Si consiglia pertanto di chiarire per tempo questo punto con i propri famigliari e conoscenti.
ALTRE INFORMAZIONI
In caso di malattia i partecipanti dovranno sostenere le spese mediche necessarie. Si consiglia quindi un’adeguata assicurazione.
I costi di viaggio sono a carico dei partecipanti.
Il costo della partecipazione all’Ango corrisponde all’ammontare della quota associativa annuale.