Shushogi

A cura di F. Taiten Guareschi - Quaderni serie bianca - Istituto Italiano Zen Soto Shōbōzan Fudenji

Shushogi

Il testo dello Shushōgi fu reso pubblico per la prima volta nel 1890. È raro che un testo continui ad essere letto dopo tutti questi anni, ad eccezione, naturalmente, delle grandi opere letterarie, di genere filosofico e religioso, quali il Sutra della Grande Perfetta Sapienza, Prajnāparāmitasūtra, e la Bibbia.


Pensato come selezione di certi famosi passi dello Shōbōgenzō, scritto settecento anni prima da Dōgen Zenji, lo Shushōgi mette l’accento sulla vera essenza del Buddha-Dharma. Un’opera che tutti, e non solo i sacerdoti e i monaci dell’Ordine Sōtō, possono comprendere, leggere e recitare quotidianamente. Si può quindi affermare che, dalla data della sua pubblicazione, non sia passato giorno che questo testo non sia stato letto o recitato negli oltre quindicimila templi della Sōtōshu, a testimonianza dell’autentica grandezza del suo compilatore, Ouchi Seiran.